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Realtà virtuale: un mondo tutto da costruire

  • Lucia
  • 24 feb 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Sempre più spesso sentiamo parlare di realtà virtuale e realtà virtuale aumentata, così come iniziano ad apparire i primi visori per la realtà virtuale. Ma sappiamo davvero di cosa parliamo?

Chi di noi non ha visto quella fantastica pubblicità in cui, inserendo il cellulare dentro un visore, ed indossandolo, si entrava in un mondo tutto nuovo, che ci permette (seppur in modo virtuale) di fare cose che prima non avremmo neppure sognato (come esplorare lo spazio)? Ma soprattutto, chi di noi non ha desiderato averne uno?


Ecco, quella tecnologia è la realtà virtuale. Ed è strepitosa perchè ci permette di avere un forte senso di presenza (ne avevamo già parlato qui) all'interno dell'ambiente virtuale, facendoci percepire di avere tutti gli strumenti per poter raggiungere l'obiettivo che ci poniamo. Siamo perfettamente in grado di gestire l'ambiente che ci circonda, nonostante sia tutto virtuale, e siamo talmente assorbiti da quel che stiamo facendo, che il tempo sembra dilatarci, non passare mai, mentre in realtà vola veloce come il vento.

Se dovessi fare un chiaro esempio di realtà virtuale, citerei di sicuro The sims, un gioco che ha stordito milioni di ragazzi (tra cui, lo confessiamo, c'eravamo anche noi) e che continua tuttora a stregare il mondo alla sua quarta versione. Sembrerà sciocco, perchè è un gioco in cui ognuno sceglie di far vivere la vita ad un personaggio (il tuo sims, per l'appunto), e ci si chiede: perchè bisognerebbe perdere tempo a far vivere loro, quando si potrebbe vivere in prima persona le stesse cose? Ma ciò avviene specialmente perchè il controllo che si ha sulla vita di quel sims non corrisponde minimamente al controllo che ognuno di noi può avere sulla propria! Ma non stiamo qui a far discorsi filosofici su The sims.


Stavamo dicendo: realtà virtuale. Vi chiederete: cosa potrà c'entrare mai la realtà virtuale con la psicologia e con il benessere?


Secondo gli ultimi studi, tutto!


Infatti, un gran numero di problemi sono curabili attraverso la realtà virtuale, in quanto avendo la possibilità di controllare tutti gli stimoli nell'ambiente, si è in grado di proporre delle situazioni che permetteranno o di affrontare anche situazioni passate traumatiche, o anche di migliorare le prestazioni dei soggetti in determinate situazioni. Ve ne avevamo fatto già un esempio quando abbiamo parlato di biofeedback e di neurofeedback.


Ma l'utilizzo che si fa di questa in psicologia è davvero ampio: dai disturbi d'ansia, a quelli di stress, dall'utilizzo con gli anziani, all'utilizzo con i bambini.


Ad esempio dei ricercatori (Baños et al., 2016) hanno utilizzato la realtà virtuale per distrarre i bambini sovrappeso dalle sensazioni corporee mentre svolgevano esercizio fisico (le sensazioni corporee di dolore sembrano essere il principale motivo per cui viene abbandonata l'attività fisica), ed è stato mostrato che effettivamente l'ambiente rappresentato virtualmente (un avatar rappresentante un bambino che cammina tra le montagne) riusciva a distrarre il bambino, e farlo divertire di più mentre svolgeva attività fisica.


La realtà virtuale può essere utilizzata davvero in tantissimi modi, e se siete curiosi di scoprire come sia, non vi preoccupate, presto sarà nelle case di tutti noi!

 

Per approfondire:

 
 
 

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