Empowerment, tecnologie positive e lavoro: lo strumento del blog in azienda
- Dora
- 18 gen 2016
- Tempo di lettura: 3 min
Oggi molte aziende si dimostrano sempre più interessate a migliorare le relazioni interpersonali tra i dipendenti, per ottenere migliori risultati in termini di produttività. Come si inseriscono le nuove tecnologie in questa realtà?

Chi lavora in azienda e magari gestisce un team, potrebbe essere particolarmente interessato all’articolo che stiamo per proporvi. Alcune aziende, infatti, sono spesso molto attente al benessere dei propri dipendenti, e molte volte li ingaggiano in percorsi di empowerment per le più svariate capacità: il problem solving, il decision making, la creatività, l’autoefficacia, i rapporti interpersonali... tutto volto a migliorare le performance dei gruppi di lavoro, e di conseguenza aumentare la produttività.
Spesso, però, si tratta di “lezioni frontali”, in cui la parte attiva dei soggetti è molto ridotta. In questo modo, infatti, possono essere percepite come noiose e poco coinvolgenti, quindi come “tempi morti” di poca utilità. Questo può essere un limite e può intaccare l’efficacia dei training stessi.
Vogliamo quindi presentarvi un’alternativa: si tratta di un percorso multimediale di empowerment per la creatività, l’autostima e il pensiero critico nel mondo professionale, attraverso lo strumento del blog, progettato dalla professoressa Barbara Colombo presso la facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica di Milano.
Secondo la professoressa Colombo “Il blog possiede una dimensione personale, che consente di raccontare di sé e dei propri pensieri e sentimenti ed una dimensione pubblica. I contenuti in esso presenti, on-line e quindi pubblici, possono essere infatti commentati dagli altri utenti, creando comunità virtuali. In questo modo ciò che la persona pensa e prova viene reso pubblico e diventa oggetto dell’attenzione e del commento degli altri membri della community, che possono fornire informazioni, suggerimenti e sostegno alla persona che ha pubblicato il post. Per questo motivo il blog può essere un utile strumento inquadrato nel modello del cooperative learning, secondo il quale l’apprendimento diviene efficace quando un gruppo lavora insieme, contribuendo attraverso le proprie abilità al raggiungimento di obiettivi comuni.” (Colombo, 2011).

Inoltre, quali possono essere i vantaggi derivanti da un training di tipo multimediale e interattivo?
Innanzitutto non bisogna sottovalutare l’elemento novità: si tratta di una forma innovativa, che può incrementare l’interesse per il percorso proposto. Può quindi essere considerato, per alcuni, un modo stimolante per apprendere nuove nozioni e potenziare le risorse personali.
In più, essendo strutturato sotto forma di racconto ad episodi, c’è anche l’elemento curiosità: cosa accadrà nella prossima puntata? Ciò può rappresentare uno sprono per continuare il percorso in modo regolare e portarlo al termine.
Non bisogna poi dimenticare che il blog ha il vantaggio di essere accessibile in qualsiasi momento della giornata e in qualsiasi luogo dotato di connessione internet, richiedendo un impegno costante ma non eccessivo (circa 20 minuti al giorno per 20 giorni). Potendo accedere da pc, ma anche da smartphone o tablet, trovare il tempo per commentare nell’arco della giornata non è impossibile, avendo sempre a disposizione l’accesso a internet.
Infine, si tratta di uno strumento utilizzabile anche per migliorare le relazioni e la conoscenza di gruppi di lavoro a distanza.
Per darvi un’idea più concreta di ciò di cui stiamo parlando, ecco la struttura del blog ideato dalla prof. Colombo, composto da diverse sezioni:
Il racconto delle vicende dei protagonisti: Ambra (personaggio che accompagna le proposte di lavoro per il potenziamento autostima), Giuseppe (la figura da cui prendono spunto gli esercizi per il potenziamento creatività) e Matias (dal quale prendono spunto le idee per il potenziamento del pensiero critico). Le vicende dei tre giovani, che lavorano presso la stessa azienda, si intrecciano in un avvincente racconto, dal quale traspaiono i punti di forza e di debolezza di ognuno di loro.
“Dice il saggio”: Sezione riflessiva con lo scopo di promuovere uno sguardo maggiormente meditativo sulle attività svolte. Fornisce degli spunti di riflessione relativi alle tre competenze da potenziare, attraverso citazioni di personaggi autorevoli.
“Il pensatoio”: si tratta di un’occasione metacognitiva per riflettere sui personaggi incontrati, associandoli a stimoli grafici e musicali, le difficoltà/facilità incontrate lungo il percorso, il gradimento delle attività, i cambiamenti e gli apprendimenti nel corso del training.
Vi abbiamo presentato un percorso online che si avvale dello strumento del blog, ma esistono anche altri strumenti che possono essere usati nel mondo del lavoro, come i Serious Game (per scoprire cosa sono e a cosa servono clicca qui), in particolare alcuni sono progettati esclusivamente per il Business (per scoprire i migliori 6 clicca qui).
Se volete approfondire il concetto di empowerment leggete il nostro primo post!
Che ne pensate? Vi piacerebbe intraprendere un percorso di questo tipo? O preferite i corsi più tradizionali? Aspettiamo i vostri pareri!
Per un approfondimento dei contenuti trattati consultate il volume:
Valenti, C., Colombo, B., Pizzigrilli, P. (2011) “Conoscere e usare la creatività”, Milano, EduCatt.
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