Facebook: positivo o negativo?
- Lucia
- 23 dic 2015
- Tempo di lettura: 3 min
Il social network più discusso al mondo viene analizzato da un punto di vista scientifico e psicologico: il suo utilizzo risulterà negativo o positivo?

Oggi parleremo del social network più discusso: Facebook. I pareri che lo riguardano sono sempre discordanti: da una parte c'è chi lo vede come l'invenzione più straordinaria del mondo, in quanto ci permette di comunicare con i nostri amici (sia vicini che lontani), di ritrovare persone che non vedevamo da una vita e soprattutto di essere costantemente connessi: insomma, quello che non permette di fare lo spazio, ce lo permette Facebook (e comunque, qui parliamo di quale sia il segreto del suo successo)!
Ma, ovviamente, c'è un'altra fetta della popolazione che lo vede come la creazione più mostruosa dopo quella del dr. Frankenstein: tutti mostrano tutto, e quindi non c'è più privacy; le persone, nascondendosi dietro un nome probabilmente fasullo, offendono liberamente, e anche quando non ci si nasconde, le offese portano comunque al cyber-bullismo (per approfondire l'argomento leggi questo post), con effetti negativi su chi riceve le offese!
Si potrebbe dire che entrambe le posizioni sono giuste: ma, allora, chi ha ragione?
Oggi vi illustreremo un paio di risultati che la scienza ha ottenuto da alcune ricerche.
Il primo aspetto interesserà soprattutto gli studenti universitari (in particolar modo, quelli di medicina)! Infatti un gruppo di ricercatori (George R, Dellasega C., Whitehead M. e Bordon A.) affermano con sicurezza che gli studenti di medicina dei primi due anni hanno livelli problematici di ansia e depressione, più dei loro compagni che frequentano gli anni successivi: questo perchè le nuove abitudini di vita e la gestione delle molteplici nuove informazioni hanno un impatto molto forte sulla vita degli studenti, e questo li porta spesso ad avere problemi che si ripercuotono sull'apprendimento, sulle abitudini di cura di sè stessi e sulla salute mentale professionale. Ciò li ha portati ad indagare in che modo un social network come Facebook possa essere utilizzato per aumentare il loro benessere.

Hanno perciò creato un gruppo Facebook in cui c'erano tutte le matricole ed in cui i ragazzi del secondo anno offrivano suggerimenti sugli esami e sulla gestione dello stress attraverso diversi strumenti (quali i post condivisi quotidianamente, aree di discussione, e video di YouTube), e dove venivano proposte anche delle attività per potersi distrarre. Ovviamente non era affidato tutto nelle mani dei ragazzi, ma c'era una figura adulta che manteneva sotto costante controllo la situazione.
Sapete quale è stato il risultato? Che, effettivamente, gli studenti soffrivano meno di ansia, in quanto sentivano di avere costantemente una rete su cui appoggiarsi, e da cui trarre dei continui suggerimenti circa la gestione dello stress. Sono infatti risultati molto utili anche i video che parlavano di come i ragazzi avessero fallito un esame, ma che ciò non li aveva affatto bloccati, e che comunque erano riusciti a raggiungere il loro obiettivo professionale.
I risultati di questo studio, inoltre, vanno anche a confermare quelli ottenuti da uno studio italiano (Cipresso et al., 2015), in cui venivano confrontati gli effetti ottenuti dall'utilizzo di Facebook, in una condizione di relax e in una che scaturiva stress, mostrando che effettivamente le emozioni scaturite da Facebook si avvicinavano molto a quelle ottenute nella situazioni di relax, e che invece si distanziavano decisamente da quelle scaturite da una condizione di stress.
Insomma, sembra proprio che gli effetti di Facebook sulla nostra persona siano positivi, in quanto questo Social Network ci permette di essere costantemente collegati con gli altri e di condividere tutto quel che vogliamo, sia che si tratti di un evento positivo, sia che si tratti di un evento negativo (qui parliamo proprio di come venga utilizzato per condividere informazioni).
Sembra inoltre che Facebook ci faccia sentire in grado di comunicare liberamente con gli altri, facendoci pensare di essere capiti. Allo stesso tempo avvertiamo che anche gli altri sono liberi di dire quel che vogliono, e che noi siamo in grado di comprendere quel che gli altri vogliano dire.
Ovviamente bisogna sempre avere una "buona educazione" all'utilizzo dei social network, ma non vi preoccupate, parliamo anche di quanto sia importante l'educazione digitale e di 5 semplici regole per educare i bambini al corretto uso delle tecnologie. Restate connessi!
Se vuoi saperne di più su Facebook e sui comportamenti che mettiamo in atto quando lo si utilizza, leggi anche il post: Il fenomeno Facebook: vorremmo essere ciò che postiamo
Per approfondire:
George, D., Dellasega, C., Whitehead, M. (2013) Bordon a: Facebook-based stress management resources for first-year medical student: A multi-method evaluatio, Computers in human behavior, 29 (3), 559-562
Cipresso P. et al.(2015), Psychometric modeling of the pervasive use of facebook through psychophysiological measures: stress or optimal experience?, Computers in human behavior, 49, 576-587
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